Quando i bambini provano emozioni come la gioia e l'entusiasmo per qualcosa per noi genitori è semplice condividere questi stati emozionali e a volte siamo bravi anche ad amplificarli😉 Ma quando invece il bambino si trova di fronte a emozioni come la delusione e la tristezza o la temutissima rabbia è tutta un'altra storia....riusciamo realmente a sintianizzarci con loro? E cosa cosa vuol dire "sintonizzazione" ?
Sintonizzarsi significa mettersi sulla stessa lunghezza d’onda di qualcuno, sulla stessa frequenza come nella musica... Proviamo ad immaginare le emozioni come dei suoni, dovremmo poter “vibrare” come un’altra persona, sentire ciò che sente lei, accordarci sulla stessa nota.
Un altro termine che spesso si utilizza è empatia, ossia "sentire con", ma è davvero così semplice? Nella quotidianità da genitori o meno subentrano tante dinamiche, il dolore nel vedere l'altro soffrire, la difficoltà per noi stessi di sostare e fermarci su quello stato emotivo che ci è un pó scomodo o sconosciuto.
Che cosa serve sintonizzarsi e cosa rappresenta nello sviluppo e la crescita dei nostri piccoli?
Quando le emozioni di due persone sono in sintonia si stabilisce una risonanza emotiva che crea un senso di contatto e di unione. Se questo avviene la relazione si rafforza e diventa un punto di riferimento permane nei nostri ricordi, pensieri, sensazioni, immagini aiutandoci a fidarci dell'altro.
Il bambino che sperimenta empatia si sente visto, capito e “sentito” dal genitore, perché le sue emozioni sono state riconosciute, valorizzate e condivise. Queste esperienze di unione , ripetute nel tempo, aiutano i bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e aumentano le loro capacità di comprendere se stessi e gli altri, strumenti indispensabili per relazionarsi con gli altri e per affrontare le sfide che da grandi e piccini incontriamo nelle nostre storie.
Facile in teoria, ma nella pratica???
Il video qui sotto ⬇️ tratto dal cartone INSIDE OUT, è un utile spunto di riflessione. Provate ad osservare cosa succede quando l'emozione viene "negata" / spostata su altro e quando invece viene accolta 😉
Sintonizzarsi significa mettersi sulla stessa lunghezza d’onda di qualcuno, sulla stessa frequenza come nella musica... Proviamo ad immaginare le emozioni come dei suoni, dovremmo poter “vibrare” come un’altra persona, sentire ciò che sente lei, accordarci sulla stessa nota.
Un altro termine che spesso si utilizza è empatia, ossia "sentire con", ma è davvero così semplice? Nella quotidianità da genitori o meno subentrano tante dinamiche, il dolore nel vedere l'altro soffrire, la difficoltà per noi stessi di sostare e fermarci su quello stato emotivo che ci è un pó scomodo o sconosciuto.
Che cosa serve sintonizzarsi e cosa rappresenta nello sviluppo e la crescita dei nostri piccoli?
Quando le emozioni di due persone sono in sintonia si stabilisce una risonanza emotiva che crea un senso di contatto e di unione. Se questo avviene la relazione si rafforza e diventa un punto di riferimento permane nei nostri ricordi, pensieri, sensazioni, immagini aiutandoci a fidarci dell'altro.
Il bambino che sperimenta empatia si sente visto, capito e “sentito” dal genitore, perché le sue emozioni sono state riconosciute, valorizzate e condivise. Queste esperienze di unione , ripetute nel tempo, aiutano i bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e aumentano le loro capacità di comprendere se stessi e gli altri, strumenti indispensabili per relazionarsi con gli altri e per affrontare le sfide che da grandi e piccini incontriamo nelle nostre storie.
Facile in teoria, ma nella pratica???
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